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Le reazioni del paddock WorldSBK sul prolungamento della pausa

Monday, 16 March 2020 15:40 GMT

Stop forzato in calendario a causa della diffusione del coronavirus: il paddock come ha preso questa circostanza inusuale?

Dopo tre gare davvero entusiasmanti andate in scena nel Round Yamaha Finance di Australia sulla pista di Phillip Island, i piloti del Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike sono costretti a una pausa prolungata che ci permette di sentire le loro opinioni e anche di ascoltare i messaggi che rivolgono a tutti gli appassionati. 
 
Chaz Davies (ARUBA.IT Racing – Ducati) ci aggiorna sui suoi programmi: “Soltanto dal momento in cui sono rientrato ho capito quanto sia grave questo problema in tutta Europa. Purtroppo la situazione è peggiorata da allora. Mi rendo conto che la situazione è seria, ognuno di noi è chiamato a fare la propria parte oltre che ad aiutare anche gli altri a uscirne. Ho sempre avuto un obiettivo o una scadenza sia pensando alla gara successiva che in termini di test. Sai esattamente quando sarà il prossimo Round e quindi il tuo lavoro si basa su questo. Ora avverto una sensazione e una situazione strana. Spero che l’Europa riesca a tenere sotto controllo questa vicenda per tornare alla normalità il prima possibile”. 
 
Non ne risentono solo le vite professionali ma anche quelle private come ci spiega il pilota del Campionato del Mondo Supersport Jules Cluzel (GMT94 Yamaha): “Tutti noi dobbiamo essere responsabili e prendere sul serio la situazione. Spero che tutto vada per il meglio per ciascuno di noi e che la vicenda possa risolversi nel migliore dei modi il prima possibile. Vivo lontano dalla mia famiglia, mia figlia è nata un mese fa e la mia famiglia ancora non ha potuto vederla. Tutti ora si trovano in una situazione complicata. Speriamo di uscirne il prima possibile in modo anche da tornare a correre. Ma ora dobbiamo pensare a quella che è la realtà del momento e dobbiamo fare il nostro dovere per non contrarre il virus e per non contagiare altre persone”.  
 
Al campione del mondo in carica Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team WorldSBK) mancano molto le gare: “Stavolta è difficile per tutti ma la situazione legata al Covid-19 è seria e va oltre lo sport. Ecco quindi che tutti noi dobbiamo lottare insieme seguendo le indicazioni delle autorità. La vita cambia giorno dopo giorno qui nel Regno Unito. Mi manca la mia squadra e il non poter scendere in pista ma soprattutto mi mancano le corse. Continuerò ad allenarmi e a prepararmi per la prossima gara. Prego per i contagiati”. 
 
Anche Leon Haslam (Team HRC) ha parlato della situazione attuale: “Al momento mi concentro sull’allenamento. Mi trovo nel Regno Unito, spero di passare del tempo con la mia famiglia e aspetto notizie su quando potremo tornare a correre. Voglio rassicurare i tifosi, stiamo continuando a lavorare duro e arriveremo ancora più forti alla prossima gara”.
 
Il debuttante Scott Redding (ARUBA.IT Racing – Ducati) ha spiegato i suoi programmi futuri e ha anche mandato un messaggio a tutti gli appassionati: “Ci troviamo in un momento difficile e non sappiamo per quanto durerà. Ho appena finito di impacchettare tutte le mie cose, proverò a prendere un volo per Los Angeles per stare con la mia fidanzata dato che non so per quanto andrà avanti. Tutti hanno bisogno di condividere il loro amore, dobbiamo ringraziare per ciò che abbiamo, è necessario seguire tutti i consigli che ci vengono dati, pensare alle persone più anziane e rispettare le norme igieniche”.
 
Il leader del Campionato Alex Lowes (Kawasaki Racing Team WorldSBK) in un post su Instagram ha detto: “Al momento la situazione è strana; per noi è facile essere egoisti e pensare a come questa vicenda ci colpisce a livello personale ma ora la cosa più importante è ascoltare gli esperti e le persone che sono consapevoli della situazione per provare a proteggere la salute di chi ci sta a cuore e di tutti gli altri. Dopo il mio ottimo avvio di stagione sarebbe facile perdere di vista la vicenda e aver voglia di correre. Ma mai come adesso è necessario rispettare le regole e tutte le indicazioni per cercare di tenere sotto controllo la situazione! Quindi per il momento cerchiamo di proteggerci il più possibile!”.
 
La vicenda non colpisce solo i piloti; Jorge Viegas (Presidente FIM) ci spiega come la Federazione sta seguendo le procedure adottate a livello mondiale: “Non sono un virologo; non spetta a me dire ciò che può succedere o quello che accadrà in futuro. Sono a capo di una federazione sportiva che è responsabile anche di altre attività motociclistiche. Il nostro obiettivo è riuscire a seguire tutto ciò che ci compete. Seguiamo sempre le indicazioni dei governi e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Siamo consapevoli che la priorità ora è fermare la diffusione della malattia”. 
 
Giorgio Barbier (Responsabile attività sportive Pirelli) ha spiegato come il fornitore ufficiale di pneumatici per il WorldSBK sta affrontando questa circostanza inusuale: “Nelle ultime due settimane abbiamo lavorato a stretto contatto con gli organizzatori, le federazioni e con i vari Paesi per valutare ciò che possiamo fare anche posticipando le gare. In Australia il WorldSBK ci ha regalato delle gare emozionanti e solo poco tempo fa era impensabile essere costretti a fermarci. Il messaggio più importante che ho ricevuto dalla mia squadra è che - mentre pensiamo di tornare a correre o di riprogrammare le gare a fine stagione - siamo tutti una famiglia, una piccola città e che quindi rischiamo di diffondere il virus in tutto il mondo. È meglio quindi aspettare e restare attenti facendo passare del tempo. Questo è il messaggio che ho ricevuto dai giovani e che mi ha colpito di più; mi ha ricordato di quando ero giovane e da dove è nata la mia passione per le corse. I miei pensieri vanno ai più anziani e a coloro che sono più fragili e più esposti a questa vicenda. I giovani hanno ragione: ora dobbiamo solo aspettare, anche se fuori splende il sole. Rimaniamo a casa un po’ di più e lavoriamo per il futuro”. 
 
Marco Barnabò (Team Principal Barni Racing Team) ha commentato: "L'unica cosa che tutti noi ora siamo chiamati a fare è restare a casa. Con questo semplice messaggio vogliamo trasmettere il nostro sostegno ma al tempo stesso siamo certi che i sacrifici che ci attendono in queste settimane ci permetteranno di tornare presto alla normalità. Non sappiamo ancora se saremo in grado di rispettare il calendario attuale ma concordo perfettamente con la volontà di Dorna che punta a non cancellare nessun Round tra quelli in programma".
 
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